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Massima assunzione alcolica giornaliera
L’alcol non amplia le opportunità di vita, né l’orizzonte della propria esistenza. Il suo consumo è pericoloso e nocivo per tutti.
Il 20% dei toscani – maschi e femmine in egual misura – è considerato bevitore a rischio perché consuma due o più bevande alcoliche fuori pasto. Sul territorio nazionale, il 55% dei giovani tra i 18 e i 25 anni è considerato un bevitore a rischio (il 46% per Binge drinking) e il 20% dei soggetti tra 11 e 17 anni (Istat, 2019).
Fattori economici e sociali, stress sul lavoro, disoccupazione e precarietà, possono avere un ruolo nel consumo eccessivo e nel determinare la dipendenza. Benché il problema interessi tutte le categorie sociali e vada affrontato con un approccio globale, gli effetti dell’alcol su minorenni e giovani risulta molto preoccupante data la maggiore vulnerabilità alle sofferenze fisiche ed emotive e alla maggiore inclinazione al rischio che spinge i giovani a bere fino ad ubriacarsi esponendoli al pericolo di guida sotto l’effetto di alcol e droghe. La riduzione del numero di incidenti stradali e dei danni correlati provocati dall’alcol (17.000 vittime ogni anno) è una priorità dell’Unione europea.
Donne e uomini devono conoscere i rischi legati al consumo di alcol durante la gravidanza e, in particolare, i disturbi dello spettro fetale alcolico (FASD), allo scopo di evitare le malattie e i ritardi dello sviluppo di neonati, bambini e adolescenti.
Il dialogo informale tempestivo tra Medico di famiglia e il proprio assistito costituisce uno degli strumenti più efficaci per informare sui rischi legati al consumo nocivo e pericoloso di alcol.
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